- Il parlamento soccorre Mediaset in una contesa commerciale contro uno speculatore suo socio, il francese Vincent Bolloré.
- L'emendamento va criticato a difesa delle regole europee, non per ostilità a un'impresa ormai marginale in un mondo in frenetica evoluzione, tanto meno per aiutare Bolloré.
- Il “Salva Mediaset” è un errore perché, in una partita decisiva, ci schiera con chi ostacola la Ue, nella parte di campo contraria alla nostra storia e ai nostri interessi.
Cosa unisce l'emendamento Salva Mediaset, gli errori di Bafin, la Consob tedesca, la campagna della banca centrale tedesca contro la Bce e l'opposizione dei “Quattro di Visegrad” (Polonia, Ungheria, Slovacchia e Cechia) alla Ue? Come nel gioco della Settimana Enigmistica, solo unendo i puntini appare il disegno: quando la situazione le impone di ampliare la sua azione, la Ue è sotto scacco su più fronti. Il parlamento soccorre Mediaset in una contesa commerciale contro uno speculatore suo socio,



