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La montagna di crediti deteriorati che minaccia l’eurozona (e l’Italia)

  • La liquidità del ramo tedesco di Unicredit non passa all'Italia perché Francoforte teme che le nostre più fragili condizioni la attirino nel gorgo fra solvibilità delle banche e dello stato che le ospita. Lo spread è smussato sì, ma sempre vivo.
  • Servirebbe un'assicurazione europea dei depositi, per allineare i costi finanziari di imprese diverse con uguale merito di credito, ma i paesi frugali vogliono prima il risanamento delle finanze statali; posizione non solidale, ma nemmeno bislacca.
  • Cosa farebbe la Lombardia se la Sicilia chiedesse nuovi fondi pubblici?

Ai progressi nell’Unione europea nuocciono le diffidenze reciproche fra Nord e Sud; l'imprevidenza che spesso dimostriamo induce i “frugali” a reazioni simili a quelle di una persona matura a condotte adolescenziali. Il nostro dibattito pubblico affronta i temi importanti solo tardi, a volte troppo tardi. È successo sul Mes, avversato pur se già approvato, sulla lotta al Covid, sui programmi per il Next Generation Eu. Nè ci turba la montagna di crediti deteriorati, o Non Performing Loan (Npl), c

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