L’EDITORIALE

La nuova metamorfosi dell’ex premier: le piazze sono più avanti dei leader

La manifestazione contro il riarmo del M5s è stata una sorta di rifondazione del partito: mai pronunciati i nomi di Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo nella prima uscite di Giuseppe Conte dopo lo strappo. Si vince riportando in uno schieramento politico questo insieme di popoli a volte confuso, contraddittorio, ma spesso più avanti dei dirigenti, delle loro ambizioni personali e dei loro narcisismi. La corsa è aperta

«Il Movimento 5 Stelle si è ricostruito, è tornato più forte di prima», ha detto a un certo punto l'ex senatrice Paola Taverna, incaricata di condurre la manifestazione di ieri. La verità che voleva ascoltare Giuseppe Conte. Mai pronunciati i nomi dei fondatori: Gianroberto Casaleggio, scomparso nove anni fa, il 12 aprile 2016, e Beppe Grillo, sconfitto e silenziato. Ben più della consultazione di dicembre, che serviva a sbarazzarsi dell'ingombrante presenza del garante Grillo, la manifestazione

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