Tasse e welfare (cioè sanità, istruzione e assistenza) si sono storicamente mossi insieme. Minando la prima con la politica delle rottamazioni – e con il via libera a ogni tipo di evasione fiscale, oltre a un sistema talmente iniquo – si mina anche il secondo
Una quinta rottamazione delle cartelle esattoriali, l’abbassamento di qualche punto di una delle aliquote legali dell’Irpef “a favore dei ceti medi”: se ne discute in questi giorni solo in termini di costi. Non è un punto indifferente: 5,2 miliardi subito e altri 3 nel prossimo anno, per la prima; 3-4 miliardi per la seconda, e per giunta a regime. Non lo dovrebbe essere per un governo che ha appena chiuso una legge di bilancio che non è riuscita a trovare un solo euro per assumere medici e infe



