- Migliaia di docenti, studenti, giornalisti, musicisti, ma anche impiegati, lasciano il paese: solo in Georgia, fino a domenica scorsa, son entrati 25.000 cittadini russi.
- Si lascia la Russia perché si temono ripercussioni, dopo aver preso parte alle proteste, o perché si son già avute minacce e avvisi “particolari”, che possono convertirsi in una lunga detenzione.
- Un forse piccolo, ma significativo esodo, che rompe rapporti, lacera le famiglie e lascia indietro pezzi della propria vita. In parte è anche la mia storia, l’aver chiamato guerra la cosiddetta operazione speciale oggi, in Russia, è passibile di denuncia.
La guerra in Ucraina, ufficialmente chiamata dalle autorità russe “operazione speciale”, ha portato a un’ondata di sanzioni nei confronti di Mosca senza precedenti nella storia, e con ripercussioni immediate per l’economia e per la società. Le misure prese riguardano tutti i settori dalla vita del paese, e creano difficoltà crescenti giorno dopo giorno, non solo per la fascia alta della popolazione: molte catene di supermercati, tra cui Auchan, Lenta, Metro, Perekrestok, hanno stabilito un li



