l’ordine che non c’è più

La svolta autocratica degli Usa accelera il declino anche per l’Europa

«Come Zweig, non riesco a togliermi di dosso l'impressione che il sole stia tramontando su di noi: qualcosa sta per finire. Il mio attaccamento all'idea dell'Occidente transatlantico e all'immagine dell'America come baluardo di libertà, democrazia e sicurezza è stato profondo e duraturo. Ma era il mondo di ieri», scrive in questo commento l’ex vicecancelliere tedesco

Mentre la Seconda Guerra Mondiale infuriava in Europa, il libro di memorie di Stefan Zweig, Il mondo di ieri: memorie di un europeo, fu pubblicato da un editore tedesco esule a Stoccolma. Zweig, pieno di dolore, descriveva la "rottura del tempo" che ha portato alla fine della vecchia Europa nella furia di due terribili guerre mondiali. Oggi gli europei stanno subendo un'altra rottura di questo tipo? Assistiamo ancora una volta alla scomparsa del vecchio ordine? Se è così, la perdita è indicibile

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