- Al momento parlare di obbligo vaccinale è prematuro. Non vi sono ancora dati definitivi sulla trasmissibilità. Non vi è una distribuzione tale da rendere l’obbligo esigibile, né dal punto di vista delle forniture né, soprattutto, da quello della distribuzione e del piano (quale piano?) di vaccinazione.
- Se fosse sancito l’obbligo, la sua violazione non potrebbe comportare la sospensione di diritti inviolabili, come quello alle cure o all’istruzione. Il legislatore potrebbe prevedere, invece, sanzioni pecuniarie o il divieto di accesso ad alcuni spazi pubblici o aperti al pubblico.
- In futuro, l’obbligo di vaccino nei luoghi di lavoro potrebbe diventare la testa d’ariete per una distribuzione e somministrazione parallela a quella del servizio sanitario nazionale, che possa accelerare l’impegno a una vaccinazione di massa.
Dopo un anno di pandemia, la sanità sta iniziando a cambiare la corsa contro il tempo: da quella per guarire, a quella per non ammalare. Il vaccino è la luce in fondo al tunnel, ma proprio per tale motivo è necessario soffermarsi su alcune questioni inerenti alla sua somministrazione, come l’obbligo a vaccinarsi. Obbligo di vaccinazione? Al momento, parlare di obbligo vaccinale è senz’altro prematuro. Di certo, non vi sono dubbi sulla sicurezza dei vaccini autorizzati, al pari di quanto n



