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La vera crisi di governo è il ritardo sui progetti da 200 miliardi del Recovery Plan

  • Il risultato di questo lungo mese di crisi, iniziato con la bozza precedente del 7 dicembre, è misto.
  • Da un lato si è perso soltanto tempo, la prima scadenza per mandare i piani alla Commissione a Bruxelles è il 15 febbraio. 
  • Ma il mese di crisi ha anche prodotto un impatto positivo sulla bozza di piano, che dimostra come una discussione aperta e nel merito avrebbe potuto accelerare il processo e produrre risultati migliori dei negoziati riservati che il governo ha mandato avanti per mesi

Comunque finisca lo scontro tra Italia viva e la maggioranza cui appartiene, tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte, la vera crisi conclamata è quella che riguarda il Recovery Plan, cioè la lista di interventi che l’Italia vuole finanziare con i fondi di Next Generation Eu. Nella bozza del piano che è entrato ieri sera in Consiglio dei ministri si legge che siamo ancora parecchio lontani dal punto di partenza: «La presentazione del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) necessiterà di una più

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