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L’azione legale del governo Usa contro Google può cambiare il web per sempre

Yomiuri
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  • Il dipartimento di Giustizia guidato da William Barr, uno dei fedelissimi del presidente Donald Trump, ha deciso che lo strapotere di Google viola lo Sherman Act, la pionieristica legislazione antitrust approvata dagli Stati Uniti nel lontano nel 1890 e che è stata usata per smantellare colossi divenuti troppo potenti, come la società di telecomunicazioni AT&T.
  • Dagli anni Settanta ha prevalso la dottrina diffusa dalla scuola di Chicago: finché i prezzi non salgono per il consumatore, la posizione dominante di un’impresa è semplicemente il risultato della sua maggiore efficienza.
  • Una teoria molto conveniente per gli amministratori delegati e le grandi società che infatti hanno parecchio contribuito a diffonderla.

Avete mai cercato informazioni su un motore di ricerca diverso da Google negli ultimi anni? Tolti quelli di voi vittima di un virus (che a volte impone Bing, il motore di Microsoft), la risposta di solito è no. Certo, c’è il microcosmo di Apple, ma anche chi ha un Mac poi finisce per usare soprattutto Google Chrome. Google ha costruito un sistema chiuso, perfetto, nel quale controlla tutto. E questo ha innescato una azione legale del dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti senza precedenti.

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