«Legalizzare» l’occupazione dell’immobile di Via Napoleone III a Roma, come ipotizzato dai ministri Giuli e Piantedosi, significherebbe “premiare” un soggetto che non è solo un occupante abusivo, ma anche un movimento politico i cui militanti negli ultimi anni hanno commesso violenze e inneggiato al fascismo
L’occupazione da parte di CasaPound dell’immobile di Via Napoleone III, a Roma, è di nuovo sotto i riflettori. Ma, sembra di capire, per il movimento politico di matrice neofascista le cose andranno diversamente rispetto al caso del Leoncavallo, il centro sociale di Milano sgomberato nei giorni scorsi. Lo aveva fatto ipotizzare il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che aveva escluso per CasaPound un eventuale sgombero «nella misura in cui si allinea a dei criteri di legalità». Questa poss



