- In un pezzo di qualche giorno fa ho suggerito che l’unico piano su cui avrebbe senso (sarebbe assai apprezzabile) un compromesso da destra e sinistra sono le regole (scritte e non) del bipolarismo.
- Il tempo da qui alla fine della legislatura non è infinito ma sufficiente. Un accordo bipartisan sul sistema elettorale si sommerebbe a quello già registrato sulla politica estera. Il governo Draghi non avrebbe niente da temere, tutt’altro.
- La revisione costituzionale e la messa in opera della legge elettorale porterebbero senza dubbio a scavallare l’autunno. Prima delle amministrative ovviamente non se potrà parlare, ma subito dopo sì. Perché no?
È necessario cambiare la legge elettorale senza cadere nella fossa del proporzionale puro
03 giugno 2022 • 07:33Aggiornato, 08 luglio 2022 • 10:13