Commenti

L’elezione dei due uomini bianchi sarà decisa dalle minoranze

Supporters cheer and take photos as President Donald Trump arrives to speak at a campaign rally on Sunday, Nov. 1, 2020, at Hickory Regional Airport in Hickory, N.C. (AP Photo/Chris Carlson)
Supporters cheer and take photos as President Donald Trump arrives to speak at a campaign rally on Sunday, Nov. 1, 2020, at Hickory Regional Airport in Hickory, N.C. (AP Photo/Chris Carlson)
Supporters cheer and take photos as President Donald Trump arrives to speak at a campaign rally on Sunday, Nov. 1, 2020, at Hickory Regional Airport in Hickory, N.C. (AP Photo/Chris Carlson)
  • La competizione è molto diversa rispetto al 2016. Oggi si sfidano due candidati 70enni, invece che una donna della principale dinastia politica (Hillary Clinton) e l’outsider che arriva dalla tv (Donald Trump). 
  • La polarizzazione della campagna elettorale sembra aver già prodotto una affluenza maggiore del solito, a vedere i dati sul voto anticipato. 
  • Donne e minoranze si orienteranno sulla base di criteri riversi rispetto al 2016 e potranno essere decisive, insieme agli elettori maschi e bianchi che avevano riposto le loro speranze in Trump e in parte ora sono delusi.

No, non è una elezione come le altre quella in corso per la presidenza degli Stati Uniti. Neanche nel 2016 possiamo dire, certo con molto senno di poi, fu un’elezione come le altre: per la prima volta una donna politica con grande esperienza e competenza che cercava si sfondare il soffitto di cristallo contro un ricco immobiliarista che non aveva mai avuto cariche amministrative e di governo. L’esito segnalò qualcosa di profondo che praticamente nessuno degli analisti aveva previamente indivi

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE