caro pd ti scrivo

Lettera di un figlio del progresso a un partito mai nato

LaPresse
LaPresse
  • Dunque, prepariamoci a congedare anche il Pd. In attesa del logo-nome-volto nuovo, ecco una breve missiva, per tracciare un identikit di partito progressista, dettato da un figlio del progresso.
  • Sull’europeismo un primo filo rosso da seguire viene fuori come un coniglio dal cappello. Lotta senza quartiere alla fiscalizzazione dei colossi della rete. Il nuovo partito, o il vecchio tirato a lucido, dovrebbe capire una volta per tutte la differenza tra popolo e populismo.
  • Perché il problema vero, se ne saranno accorti, almeno lo si spera, non è sul come, è tragicamente sui perché. Perché una forza progressista e democratica? Per andare dove?

Per continuare a leggere questo articolo

VAI ALLA PAGINA DELL’AUTORE