- Il ministro dell’Istruzione dice di essere «offeso» dalla ricostruzione delle vicende paterne realizzata da Domani e ribadisce che il padre ha partecipato ai combattimenti contro fascisti e nazisti nella primavera del 1945.
- Sono episodi che non abbiamo mai messo in dubbio e anzi: abbiamo pubblicato i documenti che li confermano. Ma abbiamo voluto anche raccontare l’altra, difficile, parte della storia: il suo arruolamento nelle forze della Repubblica di Salò.
- Ribadiamo il rispetto per le vicende personali, quella di Valditara e quella di suo padre, giovane ragazzo che si trovò a fronteggiare forze più grandi di lui. Ancora più importante, però, è il rispetto che un ministro dovrebbe tributare alla complessità della storia.
Caro direttore, l’articolo a doppia firma di Davide Maria De Luca e Christian Raimo parla, alla luce delle loro "ricerche", di un mio uso grossolano della storia per aver affermato che avendo avuto un padre partigiano il contesto culturale in cui sono cresciuto non è mai stato favorevole al fascismo. Di cui peraltro non sono mai stato un simpatizzante. Il giudizio, se messo in relazione con le mie testuali affermazioni, è del tutto privo di fondamento e gratuitamente offensivo. Questi i fatti



