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Licenziare con garbo non è sufficiente per  difendere il lavoro

Foto Guido Calamosca/LaPresse 6 novembre 2021 Gaggio Montano, Italia cronaca Matteo Lepore insieme ai sindaci dell’appennino, incontra i lavoratori della SaGa coffee al presidio a oltranza contro l’annunciata chiusura dello stabilimento presenti anche i rappresentanti della Fiom Photo Guido Calamosca/LaPresse 6 nov, 2021 Bologna, Italy news Matteo Lepore together with the mayors of the Apennines, meets the workers of SaGa coffee at the indefinite garrison against the announced closure of the plant, the representatives of Fiom are also present
Foto Guido Calamosca/LaPresse 6 novembre 2021 Gaggio Montano, Italia cronaca Matteo Lepore insieme ai sindaci dell’appennino, incontra i lavoratori della SaGa coffee al presidio a oltranza contro l’annunciata chiusura dello stabilimento presenti anche i rappresentanti della Fiom Photo Guido Calamosca/LaPresse 6 nov, 2021 Bologna, Italy news Matteo Lepore together with the mayors of the Apennines, meets the workers of SaGa coffee at the indefinite garrison against the announced closure of the plant, the representatives of Fiom are also present
  • Da qualche tempo è venuto di moda licenziare attraverso i social, o con procedure informali. È capitato in vertenze di interesse nazionale, ma anche in casi singoli.
  • Un emendamento proposto nella legge di stabilità 2022, ora in discussione in parlamento, stabilisce che deve essere utilizzata esclusivamente la forma scritta verso tutti i soggetti sociali ed istituzionali, con un preavviso di 90 giorni.
  • Oltre ad abolire i licenziamenti via social, andrebbero aboliti anche i messaggi solidali, ma vuoti di iniziativa, da parte dei politici che sanno solo fare chiacchiere.

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