- Draghi ha risposto “sì” alla domanda sull’ipotesi di obbligo vaccinale dopo l’autorizzazione definitiva da parte dell’Ema. Ma la scelta circa l’obbligo non dipende dall’approvazione “condizionata”.
- Per commercializzare un vaccino in Unione Europea serve prima un'autorizzazione all’Ema, poi della Commissione Ue. L’autorizzazione condizionata è diversa da quella emergenziale negli USA.
- La prima consente l’immissione in commercio di un vaccino che presenta requisiti di «sicurezza, efficacia e qualità». La seconda «non autorizza un vaccino, bensì l'uso temporaneo di un vaccino non autorizzato», che non può essere commercializzato.
Nel corso dell’ultima conferenza stampa, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha risposto “sì” a una domanda sull’ipotesi di obbligo di vaccino dopo l’autorizzazione definitiva da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema). La sintetica risposta di Draghi necessita di essere chiarita: la scelta di rimandare l’imposizione di un obbligo è politica, poiché non dipende dalla procedura di approvazione. La spiegazione dell’Iss LaPresse Come si legge sul sito web dall’Istituto Super



