- Alla fine degli anni Duemila la destra festeggia con Alemanno e Polverini la conquista di Roma e del Lazio. Fiamme tricolori, saluti romani, “presente” ai funerali dei compagni di partito vengono sfoggiati senza particolari polemiche.
- La vittoria di Giorgia Meloni di qualche giorno fa non è una festa, nel comitato elettorale poche decine di persone, nessun coro e nessun ballo, un discorso sobrio e fondato sulla responsabilità, sorrisi tirati e un po’ impauriti.
- Perché questa trasformazione radicale nei toni della destra italiana nell’arco di una sola generazione? Crisi internazionali, perdita di sovranità, necessità di fare compromessi: sono queste le ragioni che renderanno Meloni più simile a Draghi che ad Alemanno
La vittoria senza festa della vecchia destra
29 settembre 2022 • 11:03