La crisi in Europa

Macron e Draghi leader azzoppati. Fra Conte e Di Maio lite da strapaese

Italian Prime Minister Mario Draghi, left, and French President Emmanuel Macron examine debris as they visit Irpin, outside Kyiv, Thursday, June 16, 2022. The leaders of France, Germany, Italy and Romania arrived in Kyiv on Thursday in a show of collective European support for the Ukrainian people as they resist Russia's invasion, marking the highest-profile visit to Ukraine's capital since Russia invaded its neighbor. (Ludovic Marin/ Pool Photo via AP)
Italian Prime Minister Mario Draghi, left, and French President Emmanuel Macron examine debris as they visit Irpin, outside Kyiv, Thursday, June 16, 2022. The leaders of France, Germany, Italy and Romania arrived in Kyiv on Thursday in a show of collective European support for the Ukrainian people as they resist Russia's invasion, marking the highest-profile visit to Ukraine's capital since Russia invaded its neighbor. (Ludovic Marin/ Pool Photo via AP)
  • La sconfitta di Macron segnala innanzitutto un fenomeno di fondo generalizzato, l’astensionismo. Contiene una sfiducia nei confronti delle forze politiche ma anche nella capacità di ripresa della democrazia.
  • Cadrà la farneticante posizione velleitaria di una bega da strapaese fra Di Maio e Conte, dove il primo ha dimostrato di essere uno svelto e scaltro ragazzo napoletano, capace di riaggiustare la condizione in cui si era infilato.
  • Draghi dovrebbe, con un colpo d’ala, elevare il dibattito e chiedere al Parlamento di pronunciarsi sul tema eluso sinora: noi siamo parte essenziale dell’Europa, trascinata in guerra dall’aggressione della Russia all’Ucraina.

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