- Intercettato nel suo comitato elettorale, Polizzi diceva ai suoi amici: «Se sono potente io, siete potenti voialtri». Chiaro, chiarissimo.
- Ora qualcuno, vista l'imminente appuntamento del voto, tirerà fuori la solita storia della “giustizia a orologeria”, in questo caso sarebbe più giusto e corretto parlare di "mafia a orologeria”. Puntuale, perfetta, implacabile.
- Roberto Lagalla è proprio sicuro che sia sufficiente affermare che non vuole i voti di mafia, o sarebbe più opportuno affermare che non vuole i voti - proprio quei voti - che gli porteranno due condannati per reati di mafia come Cuffaro e Dell'Utri?
La mafia e il voto di Palermo, scene di un passato che sembrava sepolto
08 giugno 2022 • 12:36Aggiornato, 08 giugno 2022 • 13:24