Il Parlamento europeo ha bocciato l’uso di nomi animali per prodotti vegetali. Una rivoluzione semantica-linguistica che riguarda tutti
Addio burger vegetali e salsicce di soia, guai a chiamare “spezzatino” quello di seitan. Il Parlamento europeo ha deciso di fare austerity sul lessico alimentare degli ultimi decenni, restringendo il campo semantico di parole che descrivono generalmente prodotti a base di carne e che per estensione abbiamo usato anche per denominare i loro cugini cosiddetti “plant-based”. Sembra roba da niente, eppure la faccenda solleva diversi punti. Prima di tutto, quello di natura filosofico-linguistica, w



