Ogni volta che ci si avvicina alla scadenza della legge di Bilancio del governo in carica, ritorna come una minaccia la parola “austerità”. Sul piano della propaganda politica funziona, riceve larghi consensi, ma nessuno o pochissimi entrano nel merito della austerity che viene sempre associata a tagli al welfare e agli standard di vita della maggioranza della popolazione
Ogni volta che ci si avvicina alla scadenza della legge di Bilancio del governo in carica, ritorna come una minaccia la parola “austerità”. Che sia al governo il centro-sinistra o il centro-destra, o un governo tecnico, come quelli di Mario Draghi o Mario Monti, chi sta all’opposizione usa come una clava questa parola. Sul piano della propaganda politica funziona, riceve larghi consensi, ma nessuno o pochissimi entrano nel merito della austerity che viene sempre associata a tagli al welfare e ag


