- L’accademico Gianfranco Pasquino vede ipocrisia negli omaggi del presidente del Consiglio, Mario Draghi, alla democrazia parlamentare; la loda perché non lo intralcia, ha scritto Pasquino su queste pagine il 29 dicembre.
- Che tanti si spertichino in omaggi non richiesti, è vero, ma il coro non è colpa del premier; la sua esperienza gli fornisce potenti antidoti contro il veleno dell’adulazione. È la crisi dei partiti a spingere Draghi a ripetere tali omaggi, anche per “valorizzarne” il ruolo e condividere, con gli onori, gli oneri.
- Le scelte spettanti ai partiti urgono, dal patto di stabilità europeo alle concessioni balneari italiane. Contiamo che i partiti sappiano «scegliere e decidere», come giustamente chiede Pasquino, ma bene.
Su Domani del 29 dicembre Gianfranco Pasquino vede ipocrisia nella professione di fede del presidente del Consiglio Mario Draghi nella democrazia parlamentare; la loda perché non lo intralcia, dice Pasquino, che si tira fuori dal coro dei «commentatori dei giornaloni e giornalini», invitando i partiti a chiedere «più potere e visibilità...dimostrando che anche noi sappiamo scegliere e decidere». Che tanti si spertichino in omaggi non richiesti, è vero, ma il coro non è colpa del premier; la s



