- Sergio Mattarella ha dedicato la parte finale del suo discorso di insediamento alla declinazione della parola dignità. In ben 18 articolazioni
- Ce ne è una di declinazione della parola dignità che in verità ne contiene molte altre. E più di altre per essere realizzata comporta il cambiamento: dell’organizzazione sociale e produttiva, delle politiche pubbliche, degli stereotipi di genere
- Il Parlamento, se volesse ascoltare la chiamata del Presidente dovrebbe cominciare da qui. Per l’impatto di sistema che avrebbe superare la contrapposizione tra maternità e lavoro. Per la dignità del Paese e per il suo futuro
Sergio Mattarella ha dedicato la parte finale del suo discorso di insediamento alla declinazione della parola dignità. In ben 18 articolazioni. Parola scelta con cura. Che parla del senso di se e del rispetto dovuto a se stessi e agli altri. Ciascuna delle 18 declinazioni della parola dignità che il Presidente ha proposto, evoca l’idea di una società di eguali, nessuno escluso. Una visione, una prospettiva cui tendere e a cui ispirare le politiche e le scelte. Pronunciate proprio nel luogo, i



