Il “boicottaggio” dell’orale di maturità

La scuola preferisce gli studenti impreparati a quelli indisciplinati

Gli studenti del liceo Giulio Cesare di Roma nel giorno della prima prova scritta dell'esame di maturità
Gli studenti del liceo Giulio Cesare di Roma nel giorno della prima prova scritta dell'esame di maturità

La risposta del ministro Giuseppe Valditara di fronte ai ragazzi che “boicottano” l’esame di maturità mostra che a dare fastidio è solo l’idea che i maturandi possano scegliere liberamente di protestare, sfruttando la struttura stessa dell’esame

Cosa dà veramente fastidio della scelta di tre studenti di non sostenere l’orale di maturità perché erano già matematicamente promossi? Magari l’argomentazione contro il loro gesto è che il colloquio è fondamentale per valutare pienamente la preparazione dei ragazzi. Che è un momento formativo imprescindibile, un’esperienza per qualche motivo insostituibile. Se è così, però, non si spiega allora perché il sistema stesso dell’esame permetta di arrivare alla sufficienza (sui cento punti del voto m

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