l’analisi

Mediobanca, Bpm e Generali. Se a prevalere non è la logica del mercato

Dopo lo scorporo della rete di Tim e l’ingresso di Poste nelle telecomunicazioni il governo punta a ridisegnare la mappa del potere economico anche nel settore bancario. Intanto il danno più grave è già stato fatto: la credibilità internazionale del nostro mercato dei capitali è compromessa

L’ops di Mediobanca su Banca Generali, quella di Mps su Mediobanca e quella di Unicredit su Banco Bpm, qualunque ne sia l’esito, stanno progressivamente perdendo la natura di operazioni finanziarie fondate su valutazioni di convenienza economica, per assumere sempre più i contorni di manovre di potere sostenute da un governo che punta a ridefinire gli assetti e le dinamiche del sistema bancario. Un obiettivo politico apertamente rivendicato, ad esempio, dal responsabile economico di Fratelli d’I

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