È vero che i soccorsi dei migranti in mare da parte delle navi ong sono coordinati dallo stato, per cui Piantedosi evoca punizioni nei riguardi di chi non obbedisce. Ma è il comandante della nave che, caso per caso, valuta quale sia l’interesse prevalente tra il rispetto dell'ordine ministeriale e la tutela della salute dei migranti, anche decidendo di sbarcare in un luogo più vicino
È lo stato che «gestisce e coordina i soccorsi in mare», ha scritto su X il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, riferendosi al fermo dell’imbarcazione di Mediterranea Saving Humans. La nave aveva disobbedito al Viminale – che, com’è ormai uso, aveva indicato un luogo di sbarco lontano da quello di soccorso – portando i naufraghi a Trapani, anziché a Genova. Piantedosi ha aggiunto che «chi non rispetta la legge sull’assegnazione del porto sicuro continuerà a essere punito». Peccato il minis



