Ancora una volta la premier si è fatta trascinare dal richiamo della foresta della cultura fascista e, nell’ora più buia dell’Europa, davanti al parlamento e al governo in gran completo non ha avuto alternativa migliore che brutalizzare il Manifesto di Spinelli e Rossi. La presidente ha dato scandalo, ma ha contemporaneamente avuto il merito di levarsi la maschera
Come il cane Buck di Jack London, ancora una volta Giorgia Meloni non è riuscita a trattenere i suoi spiriti animali, facendosi trascinare dal richiamo della foresta della cultura fascista da cui provengono lei e la classe dirigente del suo partito. Nell’ora più buia dell’Europa, schiacciata tra il regime criminale di Vladimir Putin e le minacce degli Stati Uniti del suo amico Donald Trump, la premier davanti al parlamento e al governo in gran completo non ha avuto alternativa migliore che bruta



