il commento

La Nato e la “soluzione 5 per cento”: un gioco di incognite e illusioni

Un semplice accordo sul nuovo target di spesa non basterà a scongiurare altre crisi future sulla redistribuzione del "fardello” della difesa dell’Europa, se non sarà subito seguito da scelte conseguenti e credibili da parte dei diversi paesi Ue

La riunione dei ministri della difesa della Nato tenutasi giovedì a Bruxelles – oltre a nominare il nuovo comandante militare supremo, il generale americano (di chiare origini est-europee) Alexus G. Grynkewich – ha confermato che al summit previsto all’Aja fra un paio di settimane i 32 alleati dovrebbero adottare un nuovo target di spesa nazionale pari al 5 per cento del Pil. Il target precedente – il 2 per cento fissato nell’ormai lontano 2014 – è infatti “scaduto” l’anno scorso e, se è stato a

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