- Partono a Torino il Climate Social Camp e il meeting europeo dei Fridays for Future. Dovevano essere il momento per aggregare le voci sparse dei movimenti globali per il clima, si sono ritrovati anche loro travolti dalla crisi politica italiana.
- Nella ridefinizione delle priorità causata dalla crisi di governo, ora l’obiettivo dei Fridays è anche trasformare il voto di settembre nelle prime elezioni climatiche nella storia d’Italia, con siccità e ondate di calore al centro del dibattito tra i partiti.
- Il 23 settembre ci sarà lo sciopero globale per il clima, è il venerdì prima delle elezioni. I Fridays si contenderanno le piazze con gli ultimi comizi dei politici.
Quando hanno organizzato il Climate Social Camp e il meeting europeo di Fridays for Future, gli attivisti per il clima non si aspettavano di trovarsi con un governo dimissionario e a due soli mesi dalle elezioni. I due eventi partono lunedì 24 luglio a Torino, tra Parco della Colletta e Campus Luigi Einaudi, e ne faranno per cinque giorni la capitale della rabbia climatica, con incontri, conferenze, workshop, manifestazioni. Arriveranno migliaia di attivisti da tutto il mondo e tra loro ci
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