Tra formazione e ricercatori

Nella pubblica amministrazione qualcosa finalmente si muove

  • La pubblica amministrazione non è arrivata all’appuntamento con il Piano nazionale di ripresa e resilienza in buona salute. Innanzitutto per la qualità non eccelsa del capitale umano a disposizione. Ma qualcosa sembra muoversi.
  • Un segnale positivo viene dal piano “Ri-formare la Pa” lanciato dal dipartimento della Funzione pubblica, è auspicabile che riesca ad avere più successo di analoghe iniziative del passato.
  • A fine 2021 è stato istituito un servizio studi per l’innovazione e sostenibilità delle infrastrutture (l’acronimo è Cismi) composto da personale degli enti pubblici di ricerca, superando il tabù della separazione tra ricercatori e ministeri. Un modello replicabile in altre situazioni (la politica industriale?).

La pubblica amministrazione non è arrivata all’appuntamento con il Piano nazionale di ripresa e resilienza in buona salute. Innanzitutto per la qualità non eccelsa del capitale umano a disposizione. Tra i dipendenti delle amministrazioni centrali e locali, il 30 per cento è laureato mentre quasi il 20 per cento possiede solo un titolo della scuola dell’obbligo (dati 2019 di fonte Ragioneria generale dello stato). Vi è stato poi, negli ultimi vent’anni un progressivo depauperamento delle capacit

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