Uno spietato piano sulla pelle dei gazawi per tirare a campare e mettere gli alleati, che con Israele hanno piani strategici a lunghissimo termine, di fronte al fatto compiuto. Il divampare sempre più rischioso del conflitto interno pare destinato a raggiungere i livelli pre 7 ottobre
Nelle analisi sul tanto assurdo quanto criminale piano Netanyahu di occupazione di tutta la Striscia di Gaza (a oggi l’Idf ne occupa circa il 75 per cento) si sorvola su un dato non secondario per capire l’accelerazione imposta dal premier israeliano. Da quando i partiti charedim, seppur in forme diverse, hanno abbandonato la maggioranza, si è, di fatto, aperta la campagna elettorale, destinata ad essere un vero e proprio redde rationem fra due parti della società, che nemmeno l’efferato attacco



