Nel paese delle meraviglie

Warner Bros su Porta Portese. Così svendono i nostri sogni

L’egemonia culturale americana ha colonizzato l’immaginario collettivo costruendo una succursale di Disneyland nella testa di ciascuno di noi e ora pretende che assistiamo alla sua svendita. Che fare? Occupiamo Hogwarts, sfiliamo per le vie di Gotham City, picchettiamo la fabbrica di Willy Wonka?

«The world you were raised to survive in no longer exists», commenta il saggio su YouTube sotto ai video di canzoni nostalgiche di epoche passate. In altre parole: il Novecento è finito, bellezza, fattene una ragione. Non solo quel mondo dentro cui ci siamo imbevuti di cultura di massa non esiste più – o meglio, esiste ma è tanto irriconoscibile quanto frammentato –, ci obbliga pure a osservarlo mentre viene smantellato come a un’asta immobiliare piena di sciacalli. Occhi spalancati, Beethoven i

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