- Il Pd deve dire che dopo Draghi, almeno noi, non siamo disponibili a proseguire in una logica che rimuove la natura di una democrazia dell’alternanza dove chi ottiene il consenso più alto esercita il diritto e l’onere a governare mentre gli altri si attrezzano a svolgere il compito di una opposizione incalzante.
- L’idea cara a qualcuno di scommettere sull’ennesima impasse così da veder sorgere l’alba di un altro esecutivo tecnico o di responsabilità nazionale temo non tenga in alcun conto uno scenario internazionale.
- La stagione delle larghe intese si chiude col governo in carica.
Alcuni lo battezzano “effetto sciame”. Corrisponde allo spostamento cospicuo di voti verso una lista-partito-movimento nell’ultima settimana, al massimo le ultime due, della campagna elettorale. Può accadere che per mesi i sondaggi rafforzino tendenze all’apparenza stabilizzate salvo assistere nel rettilineo finale a uno scarto improvviso che proietta uno dei competitori diversi punti sopra le previsioni. Si tratta di un fenomeno registrato nelle due ultime consultazioni politiche. In entra



