- Con il Dpcm del 3 dicembre si è introdotto un tavolo di coordinamento, presieduto del Perfetto, che dovrebbe portare al ripristino della didattica in presenza. La farraginosità del meccanismo rischia di compromettere la celerità dei provvedimenti.
- Intanto, proseguono le decisioni discordanti dei tribunali sul tema della scuola. Il Tar del Piemonte ha ritenuto di non sospendere la decisione del Presidente della Regione che protrae la didattica a distanza alle medie, nonostante il passaggio in zona arancione.
- Da ultimo, una decisione del Tar del Lazio, riguardante l’uso delle mascherine in classe nella fascia di età fra i 6 e gli 11 anni, investe anche profili di legittimità dei Dpcm.
In questi mesi, Domani ha dedicato un’attenzione particolare alla scuola. Dai salvifici banchi a rotelle all’opacità dei relativi bandi, era palese che non si stava affrontando la questione come sarebbe servito. Il sacrificio del diritto all’istruzione Dopo le rassicurazioni estive della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina circa il fatto che le scuole sarebbero rimaste aperte a ogni costo e un inizio dell’anno scolastico ritardato o, comunque, sospeso per il referendum di fine settembre, da



