l’analisi

Non si cambi legge elettorale. Ma il modo di approvarla

Una norma centrale per l’equilibrio democratico ha diritto di ricevere almeno lo stesso trattamento che viene riservato, per esempio, alla riforma dei regolamenti parlamentari, che esige la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto in base al principio per cui in parlamento le regole con cui si gioca vanno fatte insieme?

Come quei tormentoni musicali che annunciano l’estate, torna a noi, che però siamo in pieno inverno, la legge elettorale. Diciamo la verità: l’argomento neanche al tempo del panpartitismo imperante ha mai affascinato la pubblica opinione. Si tratta di roba complicata, combinazioni di principi generali con calcoli matematici, dove un dettaglio, una sfumatura algoritmica può sconvolgere un quadro politico. Stranamente, però, all’inizio degli anni Novanta, i referendum di Mario Segni che picconaron

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