- Mentre l’ideologo del primo trumpismo Steve Bannon si prepara a essere interrogato dall’Fbi intorno ai fatti di Capitol Hill, l’attenzione dovrebbe spostarsi verso i lavori della National Conservatism Conference promossa dalla Edmund Burke Foundation.
- Gli interventi si susseguono dall’inizio del 2021. L’armamentario ideologico è sempre lo stesso: l’identità americana subisce l’attacco di una ideologia globalista che vuole soppiantare le culture nazionali.
- Non possiamo mancare di notare che è fra queste file che si devono cercare i più pericolosi avversari di Trump, gli unici capaci di parlare al suo elettorato e di sfilargli, anche grazie al vantaggio dell’età, il terreno sotto i piedi.
Non solo Steve Bannon, l’ideologia separatista dei conservatori nazionalisti americani
18 novembre 2021 • 22:44Aggiornato, 05 gennaio 2022 • 12:35