- Alla fine ha vinto la censura. Non ha spento il monologo di Fedez, questo no, però si è imposta su ogni altro argomento che il 1° maggio dovrebbe metter sull’altare, a cominciare dai diritti di chi lavora o un lavoro lo cerca, lo insegue, lo sogna.
- Più che la Rai a censurare Fedez, è stato Fedez a censurare la Rai.
- A differenza di Dario Fo sdoganato solamente quindici anni dopo, toccherà a Fedez decidere se e quando rimettere piede nel servizio pubblico. Segno dei tempi pure questo.
Ma sì, alla fine ha vinto la censura. Non ha spento il monologo di Fedez, questo no, però si è imposta su ogni altro argomento che il 1° maggio dovrebbe metter sull’altare, a cominciare dai diritti di chi lavora o un lavoro lo cerca, lo insegue, lo sogna. Invece, come inevitabile, i riflettori hanno puntato lì, sulla denuncia di una Rai allarmata dai nomi e cognomi che l’artista avrebbe inserito nello j’accuse a un partito, la Lega, che su gay e pregiudizi ha infilato nel tempo perle di oscen



