Tutte le nostre battaglie sono oggi a difesa di ciò che resta delle istituzioni più direttamente biopolitiche: quelle che servono a vivere meglio estendendo i diritti a più persone possibili, contro quello Stato minimo che si rimodella contro la propria radice universalistica. Mentre la destra difende quelli che non vogliono curarsi, noi dovremmo difendere tutti quelli che non possono più farlo; parteggiare per lo stato di diritto contro lo stato di polizia
Negli ultimi cinquant’anni una parte della cultura di sinistra si è organizzata a partire da un celebre suggerimento di Foucault, per cui si tratta di apprendere l’arte di «non essere eccessivamente governati». Il filosofo sintetizzava con queste parole la necessità di sospettare di un potere che finisce per governare la nostra vita dall’inizio alla fine – la celebre “biopolitica” – e insieme d’immaginare che la resistenza all’eccesso del potere sulla vita possa avvenire sotto forma di “autonomi


