Perché senza interventi strutturali per arginare la fuga dal Ssn e rendere attrattive le specialità oggi disertate, il rischio è evidente: utilizzare risorse pubbliche per formare professionisti destinati al libero mercato, in una sanità dove il pubblico arretra e il privato avanza
A metà ottobre 2024 la ministra Anna Maria Bernini ha presentato la riforma dell’accesso a Medicina come svolta epocale, ma con slogan francamente populisti: abolizione del numero chiuso, fine dei tanto odiati test a crocette, selezione meritocratica. Una narrazione rilanciata con entusiasmo da diversi esponenti della maggioranza, ma che si è infranta alla prova dei fatti. Infatti, secondo i dati diffusi da alcuni atenei, al primo appello la percentuale di studenti promossi nelle tre materie si


