il valore della fiducia

Oro alla patria, la Bce ha capito il gioco pericoloso del governo

L’emendamento non sposta di un millimetro la proprietà dell’oro. Non può farlo. Ma una norma del genere crea un precedente, inserisce nel diritto positivo un riferimento ambiguo, offre a futuri governi la tentazione di evocare un uso oggi impossibile. Un messaggio politico molto rischioso

La Bce è intervenuta di nuovo. Per la seconda volta in pochi giorni ha chiesto al governo di chiarire l’emendamento che attribuisce all’oro della Banca d’Italia la formula solenne «appartiene al popolo italiano». Un richiamo insolito, che rivela quanto la questione sia delicata. In nessun altro paese dell’euro la politica si sogna di legiferare sulla “proprietà” dell’oro della Banca centrale. Le riserve sono considerate per ciò che sono — strumenti dell’indipendenza monetaria — non bandiere iden

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