- Dopo la gestione delle emergenze, la sfida di questo “anno zero” è trovare ora un nuovo modello di progettualità per quella che probabilmente verrà identificata con una nuova fase della storia contemporanea.
-
La stessa parola “politica” suona estranea ai cittadini che non sono più abituati a considerarla come uno strumento di partecipazione. I più giovani, in particolare, non l’hanno mai vista come realmente funzionale alla costruzione della società in cui dovranno operare.
-
A livello sociale e antropologico un sistema enormemente ricco di variabili e interconnesso richiede la stessa capacità di far cooperare individui diversi per rispondere al maggior spettro di problemi. L’unità più piccola di questo sistema è la scelta etica che compie il singolo individuo. La politica è la capacità di applicare queste scelte a livello collettivo.
Due anni di pandemia e cento giorni di guerra hanno messo l’Europa di fronte a problemi globali del tutto sconosciuti alle generazioni attuali. Dopo la gestione delle emergenze, la sfida di questo “anno zero” è trovare ora un nuovo modello di progettualità per quella che probabilmente verrà identificata con una nuova fase della storia contemporanea. È una riflessione che abbiamo affrontato qualche giorno fa insieme ai giovani studenti di Elsa (European Law Students Association), concludendo



