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Panico da contagio: controllare i numeri per controllare noi stessi

  • Solo che tutto ciò che c’è dietro ai numeri non solo ci sfugge, ma ci è alieno. Ogni giorno, di nuovo, riceviamo il numero dei nuovi contagiati, il numero dei decessi, e non sempre a questi due numeri vengono connessi, come sarebbe naturale, il numero dei tamponi, o quello dei ricoveri, per esempio.
  • Se tuttavia consideriamo quel numero come un assoluto, perdiamo la possibilità di capirne la gravità.
  • Lo stesso numero di infetti ha un significato che varia – lo stesso numero, ribadisco – in base al numero di tamponi. 50 positivi su 3500 tamponi non sono 50 positivi su 2500 tamponi (è più allarmante il secondo dato), per esempio.

Credo che il problema si sia acuito, dentro di noi, da quando non siamo più obbligati a ricordare i numeri di telefono. Quella abitudine giornaliera, o comunque regolare, a legare un numero a una azione, a una persona, o a un collettivo, l’abbiamo persa. I numeri sono stati sostituiti dai nomi, e i nomi da un tasto. Dal mese di marzo del 2020 a ora, i numeri sono tornati a pretendere una presenza quotidiana, o comunque regolare, nelle nostre giornate. Solo che tutto ciò che c’è dietro ai nu

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