- La relazione annuale del presidente dell’autorità che vigila sulla borsa si è rivelata un testo sconclusionato: una lunga tesina sulle criptomonete, più vaghe ovvietà, viene il dubbio che non il professore l'abbia redatta, ma qualche stagista part-time.
- Una sua abbondante metà narra la criptomoneta. Savona ne sottolinea il rilievo potenziale, ma non può andare oltre l'auspicio che sia regolamentata; se non lo fa, lo Stato potrebbe essere coinvolto in una crisi sistemica.
- Non resta molto spazio per i temi propri della Consob, come il delisting (società in uscita dalla Borsa) o l'ardua unificazione dei mercati europei.
Perché nessuno dice che il discorso di Savona alla Consob è imbarazzante?
17 giugno 2021 • 17:01Aggiornato, 17 giugno 2021 • 17:31