una priorità delle riforme

Non possiamo rassegnarci ad avere un parlamento servile

20/04/2013 Roma, il Parlamento riunito in seduta comune vota per l'elezione del Presidente della Repubblica. Nella foto i grandi elettori applaudono alla rielezione di Napolitano
20/04/2013 Roma, il Parlamento riunito in seduta comune vota per l'elezione del Presidente della Repubblica. Nella foto i grandi elettori applaudono alla rielezione di Napolitano
  • Un tratto della democrazia italiana che tendiamo a ignorare, pur soffrendone, è che i nostri parlamentari non sono veramente liberi.
  • Se i parlamentari non sono liberi il rapporto di rappresentanza che lega le aspirazioni dei cittadini al governo della cosa pubblica si svuota, e la «centralità del parlamento» svanisce.
  • Rafforzare la libertà dei parlamentari deve essere una priorità delle riforme: quella elettorale, in primo luogo, e poi quelle dei partiti e del loro finanziamento, assicurandone la democrazia interna, e trovando il modo di elevare la qualità dei media e della discussione pubblica.

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