- Esportare la democrazia, per chi può farlo, non é solo una facoltá ma un dovere morale. Ogni ambizioso slancio progressista - diciamo pure di sinistra - é universalista: dal pacifismo alla critica alla globalizzazione di vent’anni fa all’ambientalismo di oggi.
- E non é vero che si tratti di una missione velleitaria o destinata al fallimento: l’Unione europea ha esportato democrazia e diritti ai suoi confini per un quindicennio cruciale, dopo la caduta dell’Urss.
- a tragedia dell’Afghanistan non ha radici in un’idea sbagliata, l’universalitá dei diritti umani, ma nella sua applicazione.
Esportare la democrazia, per chi può farlo, non é solo una facoltà ma un dovere morale. Leggete le testimonianze delle donne da Kabul, guardate i video delle corse in aeroporto e pensate a quanto deve essere disperato chi si appena a un aereo sapendo che morirà cadendo e chiedetevi se il relativismo culturale, pervaso di razzismo appena mascherato, é una opzione. E infatti l’idea della democrazia da esportare matura in ambienti progressisti, che poi trovano nella vocazione militarista della des



