- Enrico Letta ha imparato a sue spese che l’arte della mediazione senza avere chiare le priorità lascia vuoti che poi vengono riempiti da chi ha idee più nette e identità più riconoscibili.
- Letta non è il Joe Biden italiano, perché il Pd non ha al suo interno la vitalità dei Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez, manca di entusiasmi movimentisti che i leader centristi possono incanalare nel binario della politica responsabile.
- Il Pd è vuoto, senza idee, senza identità, senza militanti, senza classe dirigente, è soltanto un cartello di correnti che ora ha individuato un altro segretario che pensa di poter manipolare.
Quando Enrico Letta, tra pochi giorni segretario del Pd, è arrivato al governo, nel 2013, c’erano i populisti da una parte e i partiti tradizionali dall’altra, i Cinque stelle avevano appena aperto il parlamento come una scatoletta di tonno e il Partito democratico si era reso ridicolo con lo slogan “smacchiamo il giaguaro” (cioè Silvio Berlusconi, nient’affatto intimorito). In quell’anno di potere senza acuti Letta si trovò stretto tra Berlusconi in maggioranza, l’assedio dei Cinque stelle e



