Siamo intrappolati in un circolo vizioso: specializzazione tradizionale, bassa domanda di tecnologia, pochi investimenti innovativi. Se le imprese operano in settori a bassa intensità tecnologica, non chiedono innovazione. E se le famiglie consumano soprattutto beni tradizionali, non spingono il sistema a trasformarsi
Perché l’Italia cresce sistematicamente meno di Francia, Germania e Spagna? La risposta più frequente chiama in causa l’austerità, la produttività stagnante o investimenti insufficienti. Ma queste spiegazioni, pur corrette, sfiorano solo la superficie. La radice della divergenza è più profonda e riguarda la struttura stessa del sistema produttivo italiano. Una nuova analisi, basata sulla “tassonomia degli arcipelaghi settoriali” definita dall’Istat nel 2020, permette di guardare all’economia non


