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Il lavoro è sempre culturale, quelli da pagare di più sono gli operai

Abbiamo un diritto naturale a percepire i benefici dell’uso di ciò che è nostro. Chi se li accaparra al posto nostro ci deruba. In entrambi i casi si fa fatica a emozionarsi per il piccolo sfruttamento dei pezzi su giornali o blog o per l’eventuale violazione del diritto alla proprietà delle idee

Lo spettro del povero Luciano Bianciardi e della sua lamentazione sul lavoro culturale continua ad aggirarsi. Dopo la polemica sulle presentazioni (troppe presentazioni, con poco pubblico, senza che vengano pagate le persone chiamate a presentare), dopo i gridi di allarme ricorrenti sulle (scarse) copie vendute di libri, è ora la volta, non certo la prima, delle collaborazioni intellettuali non pagate o pagate poco o pagate tardi, e così via. Ha iniziato Jonathan Bazzi, sui social, e tanti e tan

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