- Gli esempi della spettacolarizzazione della politica italiana sembrano dare ragione al filosofo francese Guy Debord che profetizzò come il rapporto tra le persone venisse regolato dall’apparenza della propria immagine più che dalla realtà.
- Una sensazione che oggi i nuovi media rendono ancora più acuta.
- Le immagini hanno la capacità di evocare in maniera diretta i valori e principi alla base della politica, quelli che hanno a che fare con la nostra visione del futuro e della società.
Se oggi fosse ancora vivo Guy Debord si sentirebbe un profeta vedendo i politici italiani presentarsi in cravatta e stivali sporchi di fango in parlamento, sfoggiare felpe intonate a ogni degustazione di prodotti tipici o raccontare barzellette sulle proprie prodezze sessuali. Era il lontano 1967 quando nel suo saggio La società dello spettacolo il filosofo francese ci spiegava come ormai il rapporto tra le persone venisse regolato in base all’apparenza della propria immagine piuttosto che al



