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I populisti di tutto il mondo si riconoscono, ma fanno fatica a unire le loro forze

  • In tutti i regimi democratici esiste sempre una striscia, più o meno grande e visibile, di populismo. D’altronde, senza popolo non è possibile parlare di democrazia.
  • I populisti, però, non possono dare vita a una ininterrotta rivoluzione identitaria e ripiegano nel “sovranismo in un solo paese” (il loro). Anzi, almeno i più accorti fra loro evitano di impegnarsi, se non a parole e a distanza, in troppi entusiastici riconoscimenti e approvazioni.
  • Tanto nel voto per Marine Le Pen quanto nel voto per Jan-Luc Mélenchon esistono motivazioni populistiche, “noi, popolo dimenticato dalle élite”, ma ne segue una divaricazione immediata.

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