- In tutti i regimi democratici esiste sempre una striscia, più o meno grande e visibile, di populismo. D’altronde, senza popolo non è possibile parlare di democrazia.
- I populisti, però, non possono dare vita a una ininterrotta rivoluzione identitaria e ripiegano nel “sovranismo in un solo paese” (il loro). Anzi, almeno i più accorti fra loro evitano di impegnarsi, se non a parole e a distanza, in troppi entusiastici riconoscimenti e approvazioni.
- Tanto nel voto per Marine Le Pen quanto nel voto per Jan-Luc Mélenchon esistono motivazioni populistiche, “noi, popolo dimenticato dalle élite”, ma ne segue una divaricazione immediata.
I populisti di tutto il mondo si riconoscono, ma fanno fatica a unire le loro forze
12 aprile 2022 • 20:27